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Articolo a cura di: Daniele Cappelletti, Enrico Rossi

Il più antico documento in cui appare il nome di Triante risale al 1367 in un atto di compravendita di un appezzamento di terreno in località “ad Triantum”.

È certo che, all’inizio del secondo millennio, il modesto abitato di Monza era circondato da boschi estesi e fitte foreste; il successivo sviluppo di coltivi in Triante fu probabilmente iniziato dagli Umiliati che svolgevano attività legate alla terra (coltivazione di territori silvestri, cura del bestiame domestico e lavorazione
della lana) e che sono nominati in alcuni atti di inizio ‘400 relativi a terreni “in via
Trianti”.

Comunque già a metà del XV secolo alcuni documenti attestavano l’esistenza di una Cassina Triante ubicata tre le attuali Via M. Cervino, Via Biancamano e Piazza Giovanni XXIII.

Nel 1584 il territorio dell’attuale quartiere passò dalla giurisdizione del Duomo a quella della nuova Parrocchia di San Biagio, anch’essa ubicata fuori dalle mura della città, ma l’unica costruzione menzionata era la Cascina Triante.

Finalmente alla fine del ‘500 comparve nel territorio una nuova cascina, la Cassina della Fabbrica del Duomo, probabilmente la Cascina San Giovanni Battista, tuttora esistente e ristrutturata in Via Monte Amiata.
Ricordiamo comunque che intorno al territorio di Triante sussistevano altre realtà, quali la chiesetta di San Martino fuori le mura nell’attuale Via Marsala già esistente nel X secolo; nel XVI secolo questa chiesetta costituì la base di partenza di un vasto insediamento di Cappuccini. C’erano anche la Cassina
Torneamento documentata esistente a fine ‘500 e le popolose Cassine Cavroto e Boè (Caprotti e Bovati) in zona San Fruttuoso, che nel 1578 furono la base della costituzione della parrocchia di San Fruttuoso.

Nei secoli successivi il territorio triantino si è arricchito di altre cascine. Il Catasto Teresiano del 1721 ne nomina otto di cui ancora esistenti, oltre a quelle già menzionate, la Cascina Maria Antonietta I (Colombaia) in Via Massaua, la Cascina Bonvino in Via Gondar e la Cascina Criminale sul Viale Lombardia; quest’ultima in condizioni di irrimediabile rovina.

Le coltivazioni attuate erano prevalentemente la cerealicoltura, la viticoltura e la gessicultura, con l’area boschiva progressivamente ridotta a poche strisce. Ad inizio ‘800 il territorio di Triante conobbe la prima infrastruttura con la realizzazione dello Stradone Reale (attuale Viale Lombardia) costruito allo scopo di raggiungere la Villa Reale da Milano senza attraversare la città di Monza.

Adoratrici Perpetue del SS. Sacramento di Monza - Madre Serafina

Nel corso dell’Ottocento si aggiunsero altre cascine di cui sono tuttora esistenti la Cascina Maura in Via Meraviglia e la Cascina Strabosa in Via Gondar, ben ristrutturata; la Cascina Triante rimase sempre la più estesa con 145 residenti nel 1856.

Tuttavia nella seconda metà dell’Ottocento le nuove abitazioni di carattere rurale incominciarono a perdere la fisionomia di cascina per privilegiare l’aspetto e la funzionalità di dimora, a volte con sottostante bottega; era la conseguenza del passaggio graduale da una economia di carattere agricolo e artigianale ad una economia industriale, inizialmente specie nel settore tessile, cotoniero e della produzione di berretti e cappelli.

A fine ‘800 sorsero la Cascina Pennati in Via Monviso/Via Monte Cervino e la Cascina Villa in Via Valsugana, entrambe tuttora esistenti, con tipologia intermedia tra cascina ed edificio residenziale.

Proprio sul finire del secolo incominciarono i fenomeni di inurbamento che videro a Triante la prima casa realizzata a scopo esclusivamente di abitazione: è del 1899 la Casa Bonalumi in Via Vittorio Veneto 1 angolo Via Cavallotti.

Sempre in questo periodo nel quartiere nacquero altre infrastrutture. Innanzitutto ci fu un forte sviluppo viario in luogo delle precedenti stradine, ed in particolare la realizzazione della Via Cavallotti parzialmente sul percorso di una precedente strada di campagna, la Via di Robasacco; ciò consentiva un miglior collegamento del quartiere con il centro urbano che precedentemente, specie finchè erano presenti le mura della città, era realizzato con stradine (le attuali Vie Col di Lana, Adigrat, Medici) verso la Porta di San Biagio.

Questa realizzazione diede un notevole supporto al cambiamento urbanistico favorendo la realizzazione a Triante di nuove abitazioni per il proletariato industriale.

Contemporaneamente avveniva la realizzazione del Canale Villoresi (1877/1890) che comprendeva anche un canale secondario parallelo e leggermente a sud della Via Cavallotti per poi, all’altezza dello Stradone reale,
volgere a sud e costituire approvvigionamento di acqua anche per le cascine di San Fruttuoso.

Nel 1886 la società di trasporti inglese The Lombardy Road Raoilways Company Ltd avviò la costruzione della linea tramviaria Cusano Milanino – Monza che percorreva l’intera Via Cavallotti per poi proseguire su Via Manzoni sino al capolinea in Via Appiani/Via Volta dove si agganciava alla linea tramviaria per Carate Brianza.

La linea fu avviata nel 1890 e cessò le sue corse nel 1956. L’incremento abitativo del quartiere si attuò in modo rilevante solo dopo la prima guerra mondiale allorché nel quartiere vivono circa 240 famiglie, di cui una
quarantina in un agglomerato di vecchie abitazioni rurali, costituenti la Cascina Triante; vi erano inoltre una quarantina di cascine contadine dislocate qua e là in mezzo ai campi e altre case di tipo modesto per operai in Via Cavallotti.

E’ in questo periodo che si sviluppò anche una piccola area industriale nella zona Via Melette di Gallio, Via Vetta d’Italia, Via Valsugana, Via Ghisallo in cui trovarono posto, tra l’altro, una produzione di feltri e ovatte (l’Ovattificio Monzese), di ruote e altri articoli in metallo per bici e moto (Industria Rosa) e una fonderia (Fonderia Monguzzi ex Fonderia Barigozzi): tutte attività che a metà ‘900 giunsero a fine corsa.

Planimetria quartiere Triante, anno 1926

Lo sviluppo progressivo del quartiere assunse poi un andamento esplosivo per cui elenchiamo in modo schematico solo alcune tappe significative:

  • 1924-1932: Il quartiere si amplia con la costruzione delle villette degli impiegati del Comune lungo Via V. Veneto (1924-1925), dei mutilati in Via Duca degli Abruzzi (1928) e degli ex-combattenti (1931-1932) con un insediamento complessivo di oltre 100 famiglie. Il terreno interessato da queste costruzioni viene messo a disposizione gratuitamente dal Comune, dopo che era stata abbandonato il progetto di realizzazione in quest’area del nuovo Cimitero cittadino con accesso a metà dell’attuale viale Vittorio Veneto.
  • 1931, aprile: Il Card. Schuster, in visita a San Biagio ove è Parroco Don Andrea Brambilla, incoraggia la costruzione di una chiesa sussidiaria a Triante.
  • 1933, 17 agosto: Si costituisce il Comitato “pro erigenda chiesa” in casa di Mariano Grasso e si realizza la donazione del terreno (980 mq da Tornaghi-Canesi e 2590 mq dal Municipio).
  • 1934, 17 novembre: posa della prima pietra della Chiesa alla presenza del Card. Schuster; la chiesa nasce su progetto dell’Ing. Pagnoni e con una spesa prevista di 300.000 lire raccolte con offerte, di cui 100.000 lire provenienti da una anonima benefattrice con vincolo della dedica della nuova chiesa al Sacro Cuore di Gesù.
  • 1935, 9 giugno: Benedizione delle tre campane della chiesa.
  • 1935, 28 giugno: Ultimazione del primo tronco della chiesa e benedizione della stessa, coi muri ancora grezzi, da parte del Parroco di San Biagio alla presenza del Cardinale Arcivescovo; apertura della chiesa al culto.
  • 1937, 27 giugno: Inizio della presenza di un sacerdote fisso: Don Luigi Maggioni (1937/1947), avente abitazione nella villetta di Viale Vittorio Veneto 29.
  • 1942: La Ditta Garbagnati Achille ottiene la licenza edilizia per la costruzione di una nuova casa operaia, cantinata, di cinque piani fuori terra, sul fianco meridionale del canale Villoresi e sul lato orientale del Viale Lombardia; per le sue dimensioni, davvero inusuali per la Monza dell’epoca il Palazzo Garbagnati costituisce una realtà sorprendente per la zona di Triante, diretta antenata dei palazzi condominiali degli anni sessanta e settanta.
  • 1947: Costruzione in Via Duca d’Aosta dell’Oratorio Triante; è la struttura che ora ospita il Cinema – Teatro Triante.
  • 1947, gennaio: Ricollocazione nella torretta delle due campane, consegnate per spese di guerra nel 1936; solo una delle tre campane esistenti è perciò originale e datata 1934.
  • 1948, maggio: Apertura dell’Asilo presso l’Oratorio maschile quale sede provvisoria.
  • 1948, 31 maggio: Il Cardinale Arcivescovo firma il decreto costitutivo della Parrocchia.
  • 1949-1951: Vengono abitate le prime cinque case popolari sul lato occidentale di Via Pitagora da 60 nuove famiglie e nel mese di settembre 1951 altre 128 famiglie prendono possesso delle case Fanfani e del Palazzo Eca sul lato orientale della stessa via.
  • 1950: Inizio della costruzione del Palazzo San Giovanni in Via Cavallotti, di fronte all’attuale edificio con Cinema Metropol costruito tre anni dopo. Negli anni a seguire altri palazzi condominiali nacquero a fianco del palazzo Metropol.
  • 1951, 31 maggio: Ingresso del primo Parroco, don Angelo Cermenati, presente a Triante dal 1947.
  • 1952, ottobre: Trasferimento del Parroco nella nuova canonica, appena ultimata.
  • 1953, autunno: Allestimento del Salone Cinema e Teatro dell’Oratorio.
  • 1957: inaugurazione di Villa Eva in Via Segré per ospitare bambini e ragazzi maschi che vivevano in condizioni familiari disagiate.
  • 1958, giugno: Inaugurazione del nuovo Asilo parrocchiale San Giuseppe in Via Duca d’Aosta.
  • 1958, novembre: Inaugurazione della Scuola elementare di Triante in Via Pisani, successivamente intitolata a Tacoli.
  • 1963: Il quartiere raggiunge i 5.000 abitanti.
  • 1965, maggio: Posa della prima pietra dell’ampliamento della chiesa (una nuova campata, i bracci del transetto e il sottochiesa) con progetto sviluppato dall’Ing. Galimberti.
  • 1966, 28 ottobre: Il cardinale Colombo celebra la prima messa nella chiesa ampliata anche se ancora in fase di completamento dei lavori.
  • 1970: Demolizione della Cascina Triante oramai completamente disabitata da qualche anno e che aveva anche subito gravi danni per una intensa nevicata nel 1940.
  • 1974 -1976: Realizzazione della Scuola Elementare in Via M. Bisbino .
  • 1977, 28 ottobre: Consacrazione della chiesa e del nuovo altare da parte del Card. Colombo.
  • 1977 – 1979: Realizzazione della Scuola Media in Via M. Amiata 1979, ottobre : Don Alessandro Tanzi nuovo Parroco.
  • 1981: Realizzazione della Scuola Materna e Asilo Nido in Via Monte Bianco .
  • 1987, 23 aprile: Il censimento indica 10.406 residenti nel quartiere.
  • 1989, settembre: Ingresso del nuovo parroco di Triante, Don Felice Radice, essendo Don Alessandro Tanzi tornato in Africa.

Il resto è storia recente. Triante si è sempre più “riempito” di palazzi e di traffico, martoriato per molti anni dai complessi e lenti lavori di realizzazione del tunnel su Viale Lombardia ma che, a lavori finiti, ha reso il nostro quartiere più vivibile. Il quartiere, che ha subito profonde trasformazioni nel giro di pochi decenni, ha anche sviluppato azioni di promozione del senso di appartenenza ad una comunità, con la realizzazione di varie iniziative agevolato anche dalla costituzione di un Centro civico e da una Consulta di quartiere.

Planimetria quartiere Triante, stato attuale

Anche in ambito parrocchiale si sono realizzate molteplici innovazioni, in primo luogo il rifacimento dell’interno della chiesa arricchito anche da varie opere d’arte sacra. Ma non si può non richiamare la sistemazione del salone sottochiesa, la nuova tensostruttura per gli sport al coperto, il nuovo Centro di
aggregazione in Via Duca d’Aosta e una nuova palazzina spogliatoio per le attività sportive.

Nel 2016 nasce la ASD Ascot Triante che eredita le attività sportive del Gruppo Sportivo Ascot, già attivo in Oratorio dal 1985.

Dal 2014 le Parrocchie Sacro Cuore, San Carlo e San Giuseppe costituiscono la Comunità Pastorale SS. Trinità d’Amore.

I dati dell’Ufficio Anagrafe aggiornati al 31 dicembre 2015 indicano 15178 residenti nel quartiere di cui 1701 stranieri.

Potrebbe essere un'immagine raffigurante erba
Oratorio San Giovanni Bosco, immagine di settembre 2019

2 commenti su “La Storia del quartiere Triante”

  1. Salve, ho una domanda riguardante l’attuale via Carlo Meda. Ho notato che in varie mappe storiche viene evidenziata la sua importanza come strada di collegamento con viale Lombardia per raggiungere via Marsala fino ad arrivare al centro storico. Volevo chiedervi se sapreste il periodo nella quale venne costruita. Inoltre, avete documenti o informazioni inerenti anche alla storia del quartiere di San Giuseppe. Grazie mille

    1. Salve Federico, solo ora tento di rispondere alla prima domanda. Il tracciato dell’attuale via Meda è ancora quello riportato nella mappa del Filippini di 3 secoli fa. E con una certa probabilità potrebbe risalire a qualche secolo prima con il suo tragitto poco rettilineo dal momento che doveva salvaguardare le proprietà delle 2 Cascine S. Martino e Balotta abbattute negli anni Cinquanta quando fu realizzato il viale Romagna. Per la seconda domanda basta una rapida occhiata alle mappe antiche del Settecento e Ottocento per rendersi conto che l’area drll’odidtna S. Giuseppe era tutta coltivata e punteggiato da diverse Cascine, alcune delle quali ancora esistenti. In poche righe spero di essere stato un poco utile.

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